Sono usciti i dati del monitoraggio dell’Osservatorio nazionale sulla prima fase della valutazione dei dirigenti scolastici.
I grafici dell’Osservatorio li trovate qui
Dal comunicato stampa MIUR 22 gennaio 2018:
L’osservatorio ha il compito di monitorare la realizzazione e gli sviluppi del sistema di valutazione dei Dirigenti scolastici, rilevare le eventuali problematiche e proporre possibili soluzioni.
Oggetto di valutazione 6.477 dirigenti in servizio: il 67% ha completato il Portfolio di autovalutazione.
Dalla prima parte dei Portfolio compilati, dedicata ai dati anagrafici, emerge che oltre il 60% dei Dirigenti scolastici proviene da una formazione umanistica, il 40% ha almeno una certificazione informatica, il 19% ha una certificazione linguistica, il 25% ha almeno una pubblicazione all’attivo. Il 42% ha oltre 10 anni di anzianità di servizio e il 19% dirige da più di 7 anni la stessa scuola.
La seconda parte del Portfolio è riferita all’autovalutazione professionale, effettuata dall’84% dei dirigenti che, nella maggior parte dei casi, hanno evidenziato criticità nel settore del monitoraggio-valutazione-rendicontazione.
L’autovalutazione viene effettuata attraverso l’assegnazione di punteggi, da A (forti competenze) a D (forti criticità), a 5 aree tematiche: definizione dell’identità, dell’orientamento strategico e della politica dell’istituzione scolastica; gestione, valorizzazione e sviluppo delle risorse umane; promozione della partecipazione, cura delle relazioni e dei legami con il contesto; gestione delle risorse strumentali e finanziarie, gestione amministrativa e adempimenti normativi; monitoraggio, valutazione e rendicontazione.
Nell’assegnazione del punteggio, il dirigente ha la possibilità di motivare lo stesso con una riflessione sulle criticità, orientata al miglioramento.
Nella terza parte del Portfolio sono riportate informazioni e valutazioni relative alle azioni professionali del Dirigente finalizzate al raggiungimento degli obiettivi di gestione dell’istituto. Ne emerge un forte investimento nei processi finalizzati a: Curricolo di progettazione e valutazione dell’attività didattica di istituto (18%), Ambiente di apprendimento (18%) e Inclusione (17%). Sul fronte degli ambienti di apprendimento, il 34% dei Ds afferma di investire in particolare nell’innovazione metodologica, nella consapevolezza e convinzione che l’innovazione delle metodologie di apprendimento sia necessaria alla scuola del futuro.