Libri di testo

Cogliamo l’occasione dell’informazione del mercatino del libro scolastico usato che si terrà a Mozzo (vedi locandina informativa) per tornare sul tema delle attività di comitati e associazioni genitori per facilitare l’acquisto a prezzi contenuti dei libri di testo.

Abbiamo approfondito la questione a seguito di una lettera di osservazioni che il sindacato dei librai ci ha inviato, sostenendo che le attività organizzate nelle scuole abbiano spesso risvolti di illegalità fiscale nonchè di concorrenza sleale, visto che la fonte di reddito principale delle  librerie in un’Italia che legge poco è dato dalla vendita dei libri di testo su cui guadagnano soprattutto le case editrici.

Con alcune accortezze, la più importante delle quali è non lucrare sul servizio per non essere accusati di attività commerciale, il servizio alle famiglie può essere svolto, sia organizzando uno scambio di libri  usati tra privati che stipulando convenzioni con librerie per la fornitura a scuola (in questo caso occorre essere associazione)

Nell’ambito della ricerca sulla digitalizzazione stiamo approfondendo ora la possibilità per la scuola di collaborare con Bookinprogress, producendo i suoi stessi testi o acquistando quelli della rete (a 7 euro l’uno!).

La Redazione

 

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4 risposte a Libri di testo

  1. Giovanni scrive:

    È ovvio che alle librerie non stia bene.
    Guadagnano anche un sacco di soldi sull’usato…

  2. Elio Comelli scrive:

    A Canonica d’Adda Comitato e Associazione Genitori organizzano il mercatino per i ragazzi in entrata/uscita dalle medie. Lo scopo, oltre a far risparmiare/guadagnare qualche soldo alle famiglie, è sopratutto quello di non far buttare dei libri di testo che possono essere dati alle famiglie in difficoltà economica.
    Ovvero alla fine del mercatino i libri invenduti possono essere donati al Comitato Genitori che li mette a disposizione delle famiglie inviate dal Comune, dalla Caritas o dall’Istituto Comprensivo, previo accertamento da parte di questi enti, del reale stato di indigenza economica delle predette famiglie.
    Non solo, i libri avanzati, vengono messi a disposizione dei Docenti perché capita che all’inizio dell’anno scolastico non tutti i ragazzi abbiano ricevuto i libri ordinati presso le cartolibrerie od i supermercati.
    Anche il voucher libri del Comune rimane in mano alle famiglie che possono così comprarsi i libri che non trovano da noi presso detti esercenti. Questo perché ogni anno capita che alcuni testi siano diversi rispetto a quelli precedentemente adottati.
    In questo modo non c’è nessuna concorrenza anzi c’è integrazione, perché le cartolibrerie od i supermercati non offrono lo stesso servizio .
    Anche l’Amministrazione temeva che pubblicare una simile iniziativa potesse ledere gli interessi delle cartolibrerie e supermercati presenti nel paesello ma devo dire che questi timori sono stati quest’anno sconfessati dalla realtà. Una cartolibreria ha compreso che il Progetto non era in concorrenza con la loro attività commerciale ed ha accettato di esporre il volantino divulgativo dell’iniziativa.
    Secondo l’idea iniziale del progetto l’iniziativa potrebbe essere estesa in rete, ai paesi vicini, agli oratori, alle scuole, alle biblioteche…

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