Esito negativo per la nomina dei nuovi dirigenti

Continua imperterrita e senza soluzione la vicenda del concorso per la nomina di nuovi dirigenti.

I vincitori, fermati sulla soglia della nomina da un ricorso al TAR che ha riconosciuto la possibilità di leggere il nome dei concorrenti attraverso la busta che conteneva gli elaborati della prova scritta, ha visto il proprio contro-ricorso al Consiglio di Stato ottenere proroghe su proroghe della decisione nel merito.

Ora nuove commissioni dovranno essere costituite per rivedere tutte le prove scritte dei partecipanti al concorso che potranno avere risultati differenti, con la conseguenza di dover ripetere probabilmente anche l’orale: decisione salomonica che fa tornare tutti quasi al via dopo due anni.

Solamente in Lombardia si è creata questa situazione.

Conseguenze: solo fra alcune settimane si conosceranno  i nomi dei dirigenti e le assegnazioni alle scuole. Oltre la metà delle scuole avrà ancora un dirigente reggente, con il rischio anche di un terzo istituto.

Sullo sfondo c’è la pressione di dirigenti in eccesso nel centro-sud Italia, dove solo in questi ultimissimi anni si è proceduto ad accorpare gli Istituti Comprensivi (a Bergamo esistono già da circa 10 anni) creando un esubero di personale dirigente, da ricollocare.

La scuola statale inizia a settembre con le antiche fatiche, un anno in più e … il silenzio generale (rassegnato?) sulle conseguenze del trascinamento di decisioni invece urgenti

La Redazione

 

 

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