FAQ su Covid e scuola: vademecum per genitori (con novità dal 26 aprile)

Contenuti
  1. NOVITA’ DEL 26 APRILE (leggere per primo)
  2. STAMATTINA HO MANDATO A SCUOLA (o all’ASILO) MIO FIGLIO MA MI HANNO CHIAMATO PERCHE’ NON STA BENE
  3. MIO FIGLIO NON SI SENTE BENE ED HA SINTOMI DI MALATTIA. COSA DEVO FARE?
  4. QUALI SONO I PRINCIPALI SINTOMI
  5. ORA CHE MIO FIGLIO HA SINTOMI DI MALATTIA, DOVRA’ FARE SICURAMENTE IL TAMPONE COVID?
  6. MIO FIGLIO DEVE FARE IL TAMPONE COVID. COME MI MUOVO? QUALI SONO I PUNTI TAMPONE SCUOLA?
  7. È VERO CHE ESITONO DUE TIPI DIVERSI DI TAMPONE?
  8. DOVE VISUALIZZO L’ESITO DEL TAMPONE?
  9. COS’ È IL FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO (FSE) E COME VI ACCEDO?
  10. CHI PUO’ VISUALIZZARE IL FSE?
  11. ORA CHE MIO FIGLIO HA FATTO IL TAMPONE COSA DEVO FARE?
  12. IL TAMPONE DI MIO FIGLIO È RISULTATO NEGATIVO. COME PROCEDO?
  13. IL TAMPONE DI MIO FIGLIO È RISULTATO POSITIVO. DEVO PREOCCUPARMI? COSA DEVO FARE IO? COSA DEVE FARE LA SCUOLA?
  14. CHI SONO I CONTATTI STRETTI “AD ALTO RISCHIO” E “A BASSO RISCHIO”?
  15. COME FACCIO A SAPERE SE MIO FIGLIO, CHE HA TAMPONE POSITIVO, HA UNA VARIANTE DEL VIRUS?
  16. QUANDO SCATTANO QUARANTENA E ISOLAMENTO? E COME SI FANNO IN PRATICA?
  17. QUANTO DURANO GLI ISOLAMENTI E LE QUARANTENE? E COME FINISCONO?
  18. LA SCUOLA (o la società sportiva) MI HA AVVISATO CHE SI E’ VERIFICATO UN CASO COVID NELLA CLASSE DI MIO FIGLIO (o squadra) E QUINDI SCATTA LA QUARANTENA. LO PORTO SUBITO A FARE UN TAMPONE?
  19. E SE È UN FAMILIARE CHE RISULTA POSITIVO? CI SONO REGOLE PARTICOLARI?
  20. È SEMPRE NECESSARIO PORTARE L’ATTESTATO PER LA RIAMMISSIONE SICURA A SCUOLA DOPO UN’ASSENZA?
  21. E SE CAPITA A ME (genitore) DI AVERE SINTOMI O DI ESSERE “CONTATTO”? LE INDICAZIONI FORNITE VALGONO UGUALMENTE?

NOVITA’ DEL 26 APRILE (leggere per primo)

Le novità dal 26 aprile, le linee guida di Regione per la gestione dei casi Covid a scuola. Domande e risposte su presenza, percorso semplificato per i tamponi, iter per le segnalazioni

 

Vademecum ATS aggiornato al 30 marzo 2021 ESSERE GENITORI AI TEMPI DEL COVID

STAMATTINA HO MANDATO A SCUOLA (o all’ASILO) MIO FIGLIO MA MI HANNO
CHIAMATO PERCHE’ NON STA BENE

Ritirate vostro figlio dalla scuola (asilo) e contattate il suo Pediatra di Famiglia/ medico curante che vi dirà come procedere.
La scuola potrebbe inviare direttamente l’alunno a fare il tampone; contattate prima
il pediatra che vi indicherà come procedere.

MIO FIGLIO NON SI SENTE BENE ED HA SINTOMI DI MALATTIA. COSA DEVO FARE?

Verificate i sintomi. Anche se non sono gravi contattate il pediatra per essere guidati.
Il Covid-19 è una malattia virale e i sintomi di malattia (febbre, tosse, mal di gola, …)
possono essere “nascosti” dai farmaci: in attesa di contattare il pediatra
somministrate a vostro figlio solamente i medicinali strettamente necessari (ad
esempio antifebbrile se febbre elevata). Lasciate che i sintomi si manifestino così il
pediatra può avere un quadro chiaro della malattia in corso.
Nel frattempo, il bambino/ragazzo non va mandato a scuola.

QUALI SONO I PRINCIPALI SINTOMI

 

 

 

 

 

 

 

 

ORA CHE MIO FIGLIO HA SINTOMI DI MALATTIA, DOVRA’ FARE SICURAMENTE IL
TAMPONE COVID?

Non è sempre necessario che il bambino/ragazzo con sintomi di malattia debba fare
il tampone: è il pediatra che vi dirà se nel vostro caso è necessario. Va prima sentito il medico!

MIO FIGLIO DEVE FARE IL TAMPONE COVID. COME MI MUOVO? QUALI SONO I PUNTI TAMPONE SCUOLA?

Scaricate l’autocertificazione dal portale ATS
https://www.ats-bg.it/covid-19-scuole
(paragrafo: “scarica l’autocertificazione- autodichiarazione modello 2”)
Portate vostro figlio al “punto tamponi scuola” più vicino alla scuola, con la tessera
sanitaria e l’autocertificazione compilata.
Per indirizzi e orari dei “Punti tampone scuola”:
ASST PAPA GIOVANNI XXIII
(http://www.asst-pg23.it/2021/03/_tamponi_covid_19/)
vedere paragrafo “linea tamponi scuole”
ASST BERGAMO EST
(http://www.asst-bergamoest.it/user/Default.aspx?SEZ=51&PAG=111&NOT=2353)
ASST BERGAMO OVEST
(http://www.asst-bgovest.it/586.asp )
Attenzione: questa organizzazione può essere soggetta a cambiamenti nel proseguo
della pandemia, in particolare in periodi dell’anno in cui la scuola è chiusa (chiedere
conferma al proprio medico).
Non è necessario l’appuntamento. Il tampone è gratuito.
I sanitari che effettuano il tampone sono esperti. Il tampone è un poco fastidioso,
ma in genere non è doloroso; non è una procedura dannosa anche nel caso venga
ripetuta più volte.

È VERO CHE ESITONO DUE TIPI DIVERSI DI TAMPONE?

Sì. Esistono i tamponi “molecolari” (i primi ad essere usati) e i tamponi “antigenici
rapidi”. Entrambi sono tamponi nasali, ma possono essere effettuati nei bambini più
piccoli anche a livello faringeo.
Al punto scuola viene effettuato il tampone molecolare, con accesso libero (non
occorre prenotare) e gratuito.
I tamponi (sia quelli molecolari che quelli rapidi) sono anche disponibili a pagamento
in strutture private. Attenzione: i tamponi non hanno una attendibilità totale e il
risultato va sempre interpretato dal medico curante alla luce della situazione in atto.

DOVE VISUALIZZO L’ESITO DEL TAMPONE?

Sul Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) personale. Per accedere la prima volta al FSE
personale, il genitore deve attivare la procedura di accesso (vedi prossima domanda).
Un’altra modalità per la visione dell’esito, per chi non ha attivato il FSE, è quella di
utilizzate il seguente link:
https://www.fascicolosanitario.regione.lombardia.it/esito-tampone-covid
Bisogna inserire il codice CUN (“Codice Univoco Nazionale”) che identifica il
tampone effettuato. Il CUN viene inviato via sms; purtroppo, allo stato attuale,
l’invio del codice CUN non è immediato.
L’esito del tampone del “punto scuola” arriva di regola in 12-24 ore; in periodi di
particolare carico, l’esito può tardare anche oltre le 48-72 ore.

COS’ È IL FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO (FSE) E COME VI ACCEDO?

Il FSE è un prezioso strumento, gratuito e diffuso in tutta Italia, attivato
automaticamente dalla regione per ogni cittadino iscritto al SSR (Sistema Sanitario
Regionale) e gestito dalle regioni stesse.
Il FSE permette al cittadino di tracciare e consultare tutta la storia della propria vita
sanitaria: è come un cassetto dove è riposta e ordinata tutta la sua documentazione
sanitaria.
Con l’FSE si può non solo visualizzare e stampare i propri documenti sanitari
(prescrizioni, referti, ecc.), ma si hanno anche a disposizione on line una serie di
servizi molto utili (prenotazione visite ed esami, pagamento ticket, scelta del medico
di famiglia, certificato vaccinale, ecc.).

CHI PUO’ VISUALIZZARE IL FSE?

Nel FSE i documenti che riguardano la propria salute sono protetti e riservati, ma si
può scegliere se renderli visibili anche ai professionisti sanitari da cui si è in cura,
esprimendo il “consenso alla consultazione del FSE”. Dare il consenso alla
consultazione ai sanitari non è obbligatorio ma è vivamente consigliato per
permettere una cura migliore. E’ un consenso che può essere sempre revocato.
Come si consulta?
Bisogna accedere con le credenziali personali dal sito apposito della regione
Lombardia:
https://www.fascicolosanitario.regione.lombardia.it
Quali sono le credenziali necessarie?
Le credenziali necessarie sono diverse a seconda che la persona sia maggiorenne o
minorenne, e sono elencate sul sito:
https://www.fascicolosanitario.regione.lombardia.it/come-puoi-accedere
vedere paragrafo “Accesso al Fascicolo Sanitario: minorenni”.
In caso si vogliano richiedere le “credenziali OPT” di Regione Lombardia, bisogna
rivolgersi agli sportelli abilitati (sportelli “scelta e revoca” dei PreSST – Presidi Socio
Sanitari Territoriali –, agli sportelli ospedalieri o all’Ufficio Informazioni dell’Ospedale
Papa Giovanni XXIII). Per indirizzi, orari e modalità di erogazione del servizio potete
consultare il sito dell’ASST cui fate capo (Bergamo Est – Bergamo Ovest – Papa
Giovanni XXIII).
Da quanto detto finora, risulta chiaro che e’ importantissimo attivare il FSE appena
possibile, anche prima di averne immediato bisogno, perché è uno strumento
indispensabile di comunicazione sanitaria.
Solo in caso di significativa difficoltà nell’accesso, il pediatra di vostro figlio può
accedere con la vostra autorizzazione ed una particolare procedura ad una parte
limitata del FSE, che gli consente di visualizzare l’esito del tampone.

ORA CHE MIO FIGLIO HA FATTO IL TAMPONE COSA DEVO FARE?

In attesa dell’esito del tampone, che in genere arriva entro in 12-24 ore (ma in
periodi di particolare carico anche dopo 48-72 ore), vostro figlio deve stare in
“quarantena fiduciaria” perché potrebbe risultare positivo e quindi essere
contagioso (vedi “Regole per quarantena/isolamento” )
I familiari e i compagni in questa fase NON sono in quarantena perché è stato
utilizzato il “punto scuola”: possono andare a scuola o al lavoro avendo però un
comportamento particolarmente attento (spostamenti e incontri solo strettamente
necessari, con mascherina, distanziamento, igiene delle mani).

QUALI SONO LE REGOLE DURANTE LA QUARANTENA FIDUCIARIA?

*per disinfettare usare: alcool etilico ad almeno 70° o candeggina alla diluizione
dello 0,5% (usare una candeggina che abbia indicato nell’etichetta la diluizione e
aggiungere l’acqua necessaria per raggiungere la diluzione efficace dello 0,5%;
attenzione: la candeggina va ricostituita giornalmente).
Potete avere indicazioni più dettagliate sulle regole della quarantena dal sito
dell’Istituto Superiore di Sanità, al seguente link:
Indicazioni per l’isolamento domestico ISS
( https://www.iss.it/in-casa-isolamento-quarantena-e-contatti-stretti -> vedi Poster
raccomandazioni per le persone in isolamento domiciliare e per i familiari che li
assistono)

IL TAMPONE DI MIO FIGLIO È RISULTATO NEGATIVO. COME PROCEDO?

Non scattano le quarantene e l’isolamento poiché non si tratta di malattia Covid-19.
Contattate il pediatra riferendo l’esito. Quando il bambino/ragazzo è guarito, torna
a scuola con un attestato del pediatra curante.

IL TAMPONE DI MIO FIGLIO È RISULTATO POSITIVO. DEVO PREOCCUPARMI?
COSA DEVO FARE IO? COSA DEVE FARE LA SCUOLA?

Il Coronavirus in genere è poco aggressivo nei confronti dei bambini e dei giovani.
La preoccupazione più importante è quella di fermare il contagio: bisogna
identificare e isolare le persone che hanno avuto un contatto “a rischio” col
bambino/ragazzo positivo, perché potrebbero essere state contagiate e devono
stare in quarantena.
Il contatto con un malato può essere di due tipi:
o “ad alto rischio di contagio” (ad esempio dormire nella stessa stanza o venire
in contatto a mani nude con un fazzoletto infetto): in tal caso la persona viene
anche detta “CONTATTO STRETTO” (vedi “Regole per capire chi è contatto
stretto o contatto ad alto rischio” – domanda successiva)
o “a basso rischio di contagio” (per i contatti meno diretti) (vedi “Regole per
capire chi è contatto a basso rischio” – domanda successiva)
Per il virus comune, che è meno contagioso, le persone da rintracciare e mettere in
quarantena sono solo quelle che hanno avuto un contatto “ad alto rischio”
Per le varianti del virus (poiché sono più contagiose) bisogna coinvolgere nella
quarantena i “contatti ad alto rischio” ed anche i “contatti a basso rischio”
Attenzione: dato l’aumento dell’incidenza delle varianti virali, con importante
coinvolgimento delle comunità scolastiche, in questa particolare fase dell’epidemia i
casi positivi che frequentano comunità scolastiche si considerano sempre sospetta
variante, quindi sono coinvolti in quarantena tutti i contatti stretti, ad alto e basso rischio.
I familiari devono:
o contattare subito il medico del figlio;
o avvisare subito tutti i “contatti a rischio” (chiamare immediatamente la scuola
e le altre persone ritenute “contatti a rischio”)
o tenere il bambino/ragazzo in isolamento;
o mettersi in quarantena secondo le regole: NON andare a
scuola/lavoro, NON uscire di casa
o attendere le indicazioni ufficiali di ATS.

La scuola, avvisata tempestivamente dai familiari, deve:
o segnalare ad ATS (utilizzando un’apposita mail) la positività dell’alunno,
trasmettendo l’elenco dei compagni di classe (“contatti stretti”). Ad ATS
spettano le decisioni operative ufficiali (quarantene/tamponi)
o informare le famiglie dei compagni di classe affinché tengano
precauzionalmente i propri figli a casa in attesa di ricevere il provvedimento
scritto di ATS. I familiari dei compagni NON sono in quarantena.
I nidi hanno una procedura simile ma personalizzata.
L’intervento ufficiale di ATS, in relazione al numero di segnalazioni, può
tardare, ma la scuola si mobilita subito nel modo descritto per limitare il
contagio.

CHI SONO I CONTATTI STRETTI “AD ALTO RISCHIO” E “A BASSO RISCHIO”?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

COME FACCIO A SAPERE SE MIO FIGLIO, CHE HA TAMPONE POSITIVO, HA UNA
VARIANTE DEL VIRUS?

La presenza di una variante del virus si identifica solo facendo una specifica indagine
di laboratorio sul tampone risultato positivo (genotipizzazione). ATS, in base a criteri
specifici, richiede l’approfondimento, quando necessario.
In ogni caso il comportamento per il paziente non cambia.

QUANDO SCATTANO QUARANTENA E ISOLAMENTO? E COME SI FANNO IN
PRATICA?

La QUARANTENA scatta quando si hanno i sintomi sospetti, si è fatto il tampone e si
sta aspettando l’esito. Poiché l’esito potrebbe essere positivo, bisogna non
contagiare gli altri.
La quarantena scatta anche sempre quando si è stati a contatto con una persona
malata (cioè con tampone positivo).
Se invece c’è stato un contatto con una persona che ha sintomi e sta aspettando
l’esito del tampone, si aprono due possibilità: quando la persona in attesa di
tampone fa parte del mondo scolastico ed ha fatto il tampone al “punto scuola”
NON scatta la quarantena per i contatti, viceversa se non fa parte dell’ambito
scolastico  scatta la quarantena per i contatti. Naturalmente, se si
rientra nel primo caso (cioè si è contatto di persona che ha sintomi e sta aspettando
l’esito del tampone fatto al “punto scuola”), è importante tenere un atteggiamento
particolarmente prudenziale: utilizzo delle mascherine laddove si sta molto insieme
(ad esempio a casa) e riduzione dei momenti di socialità.
L’ISOLAMENTO è prescritto se si ha un tampone positivo, cioè se si ha contratto la
malattia.
Le regole dell’isolamento/quarantena servono ad impedire il contagio e si attuano:
– non uscendo di casa,
– interrompendo i contatti con persone estranee al nucleo familiare,
– limitando i contatti che si hanno all’interno della casa con i familiari
conviventi.
I comportamenti all’interno della casa devono essere rigorosamente applicati in caso di isolamento perché la persona è Covid positiva ed è sicuramente contagiosa. Anche in caso di quarantena è opportuno che il soggetto riduca al minimo il contatto con i familiari perché c’è il rischio di una sua contagiosità.
In casi particolari (bambini piccoli, case piccole con bagno singolo e senza doppia
camera, situazioni difficili per vari motivi) queste regole possono essere
particolarmente difficili da applicare, ma è importante fare del proprio meglio ed
informare il proprio pediatra e l’ATS delle eventuali difficoltà.

QUANTO DURANO GLI ISOLAMENTI E LE QUARANTENE? E COME FINISCONO?

La risposta a questa domanda è quella che più varia nel tempo a seconda
dell’andamento dell’epidemia.
Da inizio marzo 2021 nella bergamasca, data l’elevatissima circolazione delle varianti
virali, le regole sono le seguenti:
– per il paziente positivo (in isolamento):
ATS prescrive il nuovo tampone (“di guarigione”) dopo 10 giorni dal primo
tampone, sempre che non ci siano sintomi da almeno 3 giorni.
Se il tampone è negativo il paziente è guarito.
Se il tampone è ancora positivo, ATS prenota un ulteriore tampone a 7 giorni
di distanza da quest’ultimo (cioè 17 giorni dal primo tampone).
In caso di ulteriore positività e in assenza di sintomi da almeno 7 giorni,
l’isolamento si conclude comunque al 21° giorno (contato dall’inizio dei
sintomi o dal primo tampone positivo se paziente asintomatico), perché il
paziente non è più contagioso.
Attenzione: in casi particolari ATS può applicare regole diverse e
personalizzate.
– per tutti i “contatti” (familiari/classe/altro) in quarantena, se si sono
mantenuti senza sintomi e non hanno più avuto contatto a rischio con il
paziente positivo:
la quarantena dura per tutti 14 giorni e finisce obbligatoriamente con un
tampone, eseguito a fine quarantena (14° giorno), che dovrà avere esito
negativo.

LA SCUOLA (o la società sportiva) MI HA AVVISATO CHE SI E’ VERIFICATO UN CASO
COVID NELLA CLASSE DI MIO FIGLIO (o squadra) E QUINDI SCATTA LA
QUARANTENA. LO PORTO SUBITO A FARE UN TAMPONE?

No.
I genitori non devono organizzare autonomamente il tampone, ma sentire il proprio
pediatra ed attendere le istruzioni da ATS. Nel frattempo devono subito tenere il
figlio a casa in quarantena come “contatto”,
I familiari NON sono in quarantena.
Se il figlio sta bene e se si mantiene senza sintomi, farà il tampone al “punto scuola”
solo alla quattordicesima giornata di quarantena.
Il tampone fatto prima dei 14 giorni, se negativo, dà una falsa tranquillità e
comunque non serve ad evitare i giorni di quarantena.

E SE È UN FAMILIARE CHE RISULTA POSITIVO? CI SONO REGOLE PARTICOLARI?

No.
Attualmente non vi sono comportamenti diversi da tenere, salvo indicazioni
personalizzate.
Riassumendo, in questi casi familiari: il familiare positivo va tenuto in isolamento
all’interno della casa, i familiari contatti a rischio stanno in quarantena per 14 giorni
e poi effettuano il tampone a fine quarantena (sempre che non abbiano più avuto
contatto con il familiare positivo e che non abbiano nel frattempo sviluppato
sintomi).
Se all’interno della famiglia non è possibile isolare correttamente il familiare positivo
(ad esempio case piccole oppure bambini piccoli con genitore positivo che non può
isolarsi), ATS darà indicazioni personalizzate per la fine della quarantena.

È SEMPRE NECESSARIO PORTARE L’ATTESTATO PER LA RIAMMISSIONE SICURA A
SCUOLA DOPO UN’ASSENZA?

L’attestato per la riammissione sicura a scuola è previsto in tutti i casi in cui si è fatto
un tampone ed è rilasciato dal medico curante.
Chi non ha fatto il tampone (perché il medico curante ha ritenuto non fosse
sospetto oppure perché si è assentato da scuola per motivi non sanitari) rientra
SENZA attestato, ma con la giustificazione del genitore.

E SE CAPITA A ME (genitore) DI AVERE SINTOMI O DI ESSERE “CONTATTO”? LE
INDICAZIONI FORNITE VALGONO UGUALMENTE?

Quasi tutte le regole generali esposte valgono anche per gli adulti.
Le persone che non appartengono al mondo della scuola (cioè non sono alunni e
non sono personale della scuola) non possono però usufruire del “punto tamponi
scuola”, ma effettuano il tampone tramite prenotazione da parte del proprio medico
curante o di ATS.
In attesa del risultato del tampone, per evitare che il contagio possa allargarsi, il
medico curante mette in quarantena non solo il soggetto sintomatico, ma anche i
suoi contatti stretti (vedi DGR di seguito).

 

 

 

 

 

 

 

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