Ecco il testo della mail inviata oggi, 6 novembre 2020 con la richiesta di incontrarci per essere informati sulle proposte in campo per riprendere la scuola senza altri stop:
Al Dott. Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia Alla Dott.ssa Claudia Terzi, Assessore Ai Trasporti Regione Lombardia
Alla Dott.ssa Melania De Nichilo Rizzoli, Assessore All’Istruzione Regione Lombardia
e p.c.
Alla Dott.ssa Augusta Celada, Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia
Alla Dott.ssa Patrizia Graziani, Dirigente Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo
Al Dott. Gianfranco Gafforelli, Presidente della Provincia di Bergamo
Al Dott. Claudio Cancelli, Consigliere Delegato all’Istruzione e ai Trasporti per la Prov. di Bergamo
OGGETTO: osservazioni e richiesta di incontro con Comitati/Associazioni Genitori Istituti Secondari di Secondo grado – Provincia di Bergamo
Gent.me e Gent.mi
stiamo vedendo disperdere nel fallimento, tante, forse troppe, energie spese a pianificare il rientro degli studenti a settembre in scuole pronte ad accoglierli in presenza totale o alternata a seconda della possibilità, nel rispetto di tutte le regole.
Non possiamo rassegnarci a vivere un’altra lunga e più pesante chiusura per i nostri ragazzi e le nostre ragazze, rimanendo inattivi e vedendo quanto questo li danneggi.
Vi richiamiamo all’obbligo di pensare da subito alla costruzione di certezze per la ripresa, nei tempi più rapidi possibile.
Il nodo da toccare e pianificare riguarda il trasporto pubblico, fatto ormai fortemente assodato e documentato.
Ci sono decisioni da discutere e prendere con celerità e chiarezza perchè sia data agli studenti e alla scuola la possibilità di riprendere almeno una quota di attività in presenza già da dicembre, senza ulteriori interruzioni. Sono necessari interventi strutturati, organici, efficaci anche nel lungo periodo.
Diverse soluzioni sono già state proposte da tempo, senza riscontri positivi:
– immettere risorse nel sistema per consentire alla Agenzia per il Trasporto Pubblico di autorizzare bus km da subappaltare ad aziende dei servizi turistici e privati;
– tenere una percentuale di capacità dei mezzi al 50%;
– definire con un’ordinanza una modalità organizzativa delle scuole utile ad abbassare la presenza degli studenti sui mezzi al massimo del 40%. A solo titolo esemplificativo, una percentuale di DDI quotidiana al 20-30%, dividendo le classi in presenza su ingressi distanziati, alle 8 e alle 10, consentirebbe di utilizzare gli autobus come “navetta” nei momenti di punta.
Proponiamo e chiediamo un incontro con i Comitati e le Associazioni dei genitori del territorio per confrontarci. Nessuno può esporre meglio dei genitori i disagi e le difficoltà che gli studenti e le famiglie vivono intorno al mondo dei trasporti, ma soprattutto sentiamo l’urgenza di essere informati sulle azioni che si stanno intraprendendo, sulle proposte in campo.
Sarebbe davvero grave che non ce ne fossero!
Rimaniamo in attesa di gentile risposta, che speriamo positiva, per una prossima possibile data.
Ringraziamo e porgiamo i nostri saluti
Sono un autista di autobus. Ho 2 figli che frequentano la scuola in Bergamo e provincia.
Percorro ogni giorno linee che attraversano paesi dove il volume di studenti è notevole. Da quando è iniziata la scuola non ho mai riscontrato gravi problemi di trasporto studenti, ma non metto in dubbio che in alcune zone ci sia questo problema. Non trovo giusto però trovare sempre un solo colpevole. I medici dicono che la mascherina chirurgica non protegge noi stessi ma gli altri, se però tutti la portassimo correttamente e non sul collo, sull’ orecchio come fosse un orecchino o sul braccio, saremmo tutti protetti magari non al 100% ma molto protetti. Siete mai saliti su un bus per vedere quanti non portavano la mascherina correttamente? Tanti. Siete mai passati davanti ai cancelli d’ ingresso delle scuole o alla fermata dei bus per vedere quanti gruppi di ragazzi erano ammassati senza mascherina? Tanti. Siete mai passati davanti ad un giardino o parco pubblico per vedere quante persone vi si trovavano all’ interno senza mascherina o comunque portata in modo inutile? Tanti. Con questo voglio dire che va bene lamentarsi se ci sono problemi di sovraffollamento sui bus, ma i nostri figli, nonni, genitori non si sono ammalati solo perché su alcuni bus c’era tanta gente
E’ vero. Dobbiamo richiamarci tutti alla corresponsabilità. Solo che ci serve pensare alla ripresa prima possibile ed il trasporto è ancora largamente un nodo irrisolto. Non è per lamentarci, è per rendere possibile la ripresa della scuola in presenza con meno rischi anche su questo lato.
Iniziativa eccellente! Totalmente d’accordo con il contenuto di questo appello.
La scuola in presenza è vitale per la formazione e per la crescita equilibrata dei nostri ragazzi. Il nodo vero sta nei trasporti ed ora è tempo di dare una risposta strutturale a questa necessità, troppo a lungo trascurata. Il tempo della pandemia che sarà più lungo di quanto si ammetta pubblicamente, deve richiedere soluzioni non di emergenza e di corto respiro, ma organiche e degne di un paese civile. La scuola è una priorità, al pari della cura della salute e della salvaguardia del tessuto economico e sociale del paese. E soprattutto crea futuro.