Nomine nuovi dirigenti: subito o a fine lezioni?

Siamo soddisfatti per la pur tardiva soluzione del pasticciato concorso per dirigenti in Regione Lombardia. Finalmente, possiamo immaginare una scuola senza le pesanti reggenze e plurireggenze che la caratterizzano da almeno due anni. Però…

Però, ci sembra che, a questo punto dell’anno scolastico, non si possa ignorare il funzionamento della didattica: l’interfaccia, cioè, tra la scuola come macchina organizzativa e la vita delle ragazze e dei ragazzi.

Concordiamo con quanto scritto su L’Eco di Bergamo di giovedì 27 u.s.: ogni decisione sulla scuola sembra cadere sulla sua organizzazione interna, in questo caso verso la fine dell’anno scolastico, togliendo seduta stante dal servizio docenti che hanno lavorato quotidianamente con gli studenti.  Il nostro punto di vista non può che partire dai ragazzi e dalle ragazze che stanno seguendo attività curricolari, piuttosto che progetti più o meno innovativi, coadiuvati da insegnanti che ora dovrebbero mollare tutto per  prendersi in carico da subito le  scuole loro assegnate.

Chiediamo, come già due anni fa, che le scelte possano rispettare per una volta l’esigenza primaria degli studenti a terminare con tranquillità l’anno iniziato: se proprio si volessero anticipare i tempi rispetto al termine formale dell’anno scolastico (31 agosto), si potrebbero immettere in servizio i nuovi Dirigenti al termine delle lezioni e prima degli esami.

Già troppo è dovuto al caso nella scuola italiana, auspichiamo che almeno le decisioni istituzionali non concorrano a determinare nuovi fattori di disagio. La giornalista scrive che la teoria del caos è pane quotidiano nella scuola: cominciamo da oggi a cambiare questa lettura.

Cosa ne pensate?

La Redazione


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12 risposte a Nomine nuovi dirigenti: subito o a fine lezioni?

  1. marco scrive:

    Perfettamente d’accordo. Il discorso non fa una piega. Non servirebbe normare anche questi eventi, ma spesso, le Leggi devono essere emanate per colmare un buon senso che non c’è più.

  2. PERSICO Imerio scrive:

    Sono RDC della 5^ B ECO dell’ITI NATTA di Bergamo e sono pienamente (con tanti genitori della mia classe !!!!!) dell’assurdità di far interrompere l’anno scolastico a Docenti (come nel nostro caso) per assumere un incarico anche se importante. NO,NO,NO ; che assumano l’incarico a anno scolastico e Diploma conclusi. GRAZIE

  3. Baroni Alba scrive:

    Sono d’accordo con quanto esprimete e cioè sulla necessità di posticipare la nomina dei nuovi presidi a fine anno scolastico ma vi chiedo come il corcoge e le Associazioni dei genitori possano far pesare questa opinione ed incidere sulle scelte che farà il Dirigente Regionale al riguardo, per salvaguardare gli interessi degli alunni e delle famiglie.
    Quanta voce in capitolo possiamo avere come genitori ?Cosa si può DI CONCRETO ?
    Grazie, Baroni Alba

    • Redazione Coor.Co.Ge. scrive:

      Ciao Alba, sembra che vogliano correre…così il fatto compiuto non consente di rimettere le cose a posto.
      Noi abbiamo provato intanto a scrivere a Delio Pistolesi, referente USR e al referente FoRAGS Gianni Alberta.
      Anche al Pesenti i problemi e i disagi non sono di poco conto.
      Provate a scrivere direttamente anche voi.
      Gli indirizzi sono delio.pistolesi@istruzione.it e gianni.alberta@gmail.com
      Marilisa

  4. laura scrive:

    Speriamo… gia’ capita di vedere un girotondo di insegnanti a inizio anno quando si “riaggiornano” le graduatorie in seguito a ricorsi presentati e accolti, speriamo che almeno questa volta le tanto proclamate attenzioni alla scuola siano attenzioni rivolte principalmente ai nostri ragazzi che dovrebbero essere sempre posti al centro di qualsiasi pensiero.

  5. Baroni Alba scrive:

    Stento ancora a crederci ma ho appena letto dal sito de ‘IL GIORNO’ che questa mattina è successo un miracolo e cioè che il Ministro dell’Istruzione Giannini(che per inciso è una donna ) ha fatto l’unica cosa di buon senso che si poteva fare e cioè bloccare il provvedimento del Dirigente Regionale e posticipare l’entrata in servizio dei nuovi dirigenti a settembre. L’articolo dice che il Ministro ha tenuto conto anche delle numerose proteste di genitori e sindacati e voglio proprio credere che sia così anche se io ritengo che ci abbia messo lo zampino anche lo Spirito Santo!
    Questa era l’unica scelta possibile a vantaggio di alunni e famiglie anche se ricordo ancora che quando, all’inizio della vicenda ,avevo tentato di sollecitare il coorcoge perchè facesse sentire la propria voce al riguardo mi era stato risposto che era una questione che riguardava i Presidi che avevano già le loro organizzazioni sindacali che li difendeva mentre le Associazioni dei genitori avevano ben altre questioni da affrontare.
    Per tutto questo tempo ho continuato a pensare che non fosse proprio così ….
    Grazie a tutti. Alba

  6. Neo DS Alessandra De Fiori scrive:

    Gentilissima Marilisa,
    a seguito della pubblicazione della notizia riguardante lo slittamento dell’assunzione in ruolo dei nuovi dirigenti scolastici, vorrei poter condividere con lei alcune riflessioni, che spero lei possa allargare all’intero gruppo.
    Come lei sa, sono una tra i 355 neo dirigenti che avrebbero dovuto prendere servizio lunedì, e che è stata letteralmente travolta dagli eventi.
    Fatto salvo il valore della continuità, quello che il MIUR ha fatto non è stato di salvaguardare la continuità, ma di ledere i diritti di 355 persone emanando una nota illegittima, violando la legge e contraddicendo il suo stesso operato.
    Sì, perchè il blocco della legittima presa di servizio dei vincitori di concorso, comunicata attraverso una nota del funzionario Chiappetta (si badi bene, una nota), si fonda su una norma che riguarda il divieto di spostare i docenti decorso il 20° giorno dall’inizio delle lezioni, ma non è applicabile per i passaggi di ruolo; invece la legge 128 del 2013 (art.17 comma 6) prevede che “Gli incarichi di reggenza ai dirigenti scolastici titolari presso altre istituzioni scolastiche e gli esoneri dall’insegnamento, conferiti nelle scuole individuate al comma 5, cessano alla conclusione, nella relativa regione, della procedura concorsuale per il reclutamento dei dirigenti scolastici […] con la nomina in corso d’anno, ove possibile, dei vincitori di concorso, nel limite delle assunzioni già autorizzate…”: tale norma è stata evidentemente violata. Inoltre, lo stesso ministero applica ai ds lombardi il divieto di spostamento, dimenticando che quest’anno ha già nominato in corso d’anno (distaccando e destinando ad altro ruolo) i vicari di scuole in reggenza, i dirigenti scolastici in altre regioni e, solo due settimane fa, i dirigenti tecnici vincitori di un concorso durato anni.
    Tutto questo in nome della continuità.
    Io insegno da 29 anni, e conosco bene il valore inestimabile della continuità, ma le chiedo: da quando la continuità è un valore ANCHE per il ministero? Come si conciliano con il valore della continuità i ritardi nella pubblicazione delle graduatorie dei supplenti che costringono a nominare “fino da avente diritto” per poi sostituire quel supplente con un altro quando finalmente la graduatoria viene pubblicata in forma definitiva, magari a gennaio (è accaduto a mio figlio, lo scorso anno)? E come con un sistema di reclutamento dei supplenti che consente di rinunciare ad un incarico nel momento in cui ne viene proposto uno di maggior durata? E come con le migliaia di docenti precari che ogni anno cambiano scuola perchè non vengono stabilizzati?
    Proviamo inoltre a connotare meglio l’entità dell’interruzione di continuità, della quale non voglio in nessun caso sottovalutare la rilevanza, ma che non può essere assunta come misura assoluta dell’intera vicenda (e soprattutto non con esclusivo riferimento ad alcune specifiche scuole di Milano, decisamente elitarie).
    I vincitori di concorso sono 355, di cui solo 346 convocati per prendere servizio; di questi 3 sono già in servizio presso uffici ministeriali; parecchi altri hanno distacchi come vicari o su progetti (come nel mio caso, per esempio); qualcuno sta ultimando il dottorato di ricerca, e non è in classe da tempo. Ipotizziamo rimangano circa 300 docenti: le scuole lombarde cono 1149; lascerebbe la cattedra un docente ogni 4 istituti lombardi. Naturalmente, solo una minima parte di questi docenti è titolare di classi terminali impegnate con gli esami…..
    Invece le scuole alle quali mancano i dirigenti scolastici sono 415. Questo significa che ci sono altrettanti dirigenti che assicurano la funzionalità di due istituzioni, con un “mezzo servizio” su 830 scuole, che gestiscono doppi collegi docenti, doppi consigli di istituto, doppi consigli di classe e di interclasse; che cercano di far fronte alle esigenze del doppio degli alunni e del doppio delle famiglie; a che a ciascuno possono dedicare solo la metà delle energie che servono.
    415 scuole nelle quali la progettualità è sospesa da anni, perchè nessun reggente se la sente di sobbarcarsi i carichi delle innovazioni e dei cambiamenti, soprattutto se immagina imminente l’arrivo di un collega titolare….
    Nella scuola dove svolgo il mio incarico si sono avvicendati 5 reggenti in 5 anni: ognuno di loro ha rimandato le decisioni importanti, ognuno di loro ha dato rilievo a cose diverse, ha chiesto cose diverse ai docenti, ai collaboratori, alle funzioni strumentali. Ogni anno è stato necessario ricominciare da capo.
    Se consideriamo questi aspetti, i benefici di una immissione in ruolo dei neodirigenti diventano enormemente superiori ai disagi dovuti alla perdita di continuità; con ricadute su tutti gli alunni, su tutti i docenti e su tutte le famiglie. Anche in corso d’anno.
    Mi colpisce che nessun articolo di giornale abbia considerato le cose da questo punto di vista, che comunque molto ha a che fare con la continuità e con la qualità della scuola.
    E poi c’è un altro aspetto, ed è quello della considerazione per le persone che erano ieri in quella sala nel Palazzo della Regione: persone che, dopo aver studiato due anni per superare uno dei concorsi più difficili della pubblica amministrazione, hanno affrontato una sentenza TAR di annullamento, una lunga serie di rinvii e udienze e una conclusione assolutamente inedita del Consiglio di Stato (reimbustamento, ricorrezione, rischio di nuovi orali) ; persone che di fronte al decreto di assunzione e alla convocazione del Direttore dell’USR della Lombardia erano convinte di aver finalmente raggiunto, dopo 19 mesi, il traguardo meritato.
    E che, invece si sono trovate attori inconsapevoli di un vergognoso teatrino, dove meriti e diritti sono stati nuovamente calpestati e che se ne sono dovuti tornare a casa con un pezzo di carta senza nessun valore giuridico e con l’ennesima promessa di una futura immissione in ruolo (nel contratto non è nemmeno indicata la data…).
    Peccato che su quella immissione in ruolo pendano ancora infiniti ricorsi e due udienze del TAR che potrebbero, di nuovo, annullare tutto ben prima di settembre. Definitivamente.
    Grazie per la sua attenzione
    Cordiali saluti
    Alessandra De Fiori

    • Marilisa scrive:

      Marilisa Zappella
      Posso pubblicare sul sito questa sua lunga riflessione? E’ giusto che i genitori possano ascoltare valutazioni differenti.
      Ho presente il fatto che diversi istituti siano da tempo senza coordinamento, senza ‘guida’, senza visione lanciata sul futuro. Da questo punto di vista l’anno è perso, sommato ad altri anni persi.
      E’ vero: il valore della continuità è stato preso in considerazione per la prima volta dal Ministero, per questo è sembrato (a qualcuno) un miracolo inatteso, un’inversione di tendenza nella capacità di
      prendere decisioni per una volta a favore degli studenti, prima di ogni altra valutazione.

      Incoerente con il resto e con le norme? è certamente possibile, in questa Italia che annaspa nelle più acute contraddizioni, nel settore scuola ancora di più.

      Se dobbiamo mandare un comunicato ogni settimana da qui a settembre per ricordare alle istituzioni che, aggiustata la partita della continuità, ora occorre nominare in fretta e con certezza i dirigenti,
      possiamo farlo.
      Come e dove possiamo far incontrare i diritti di tutti? Io ci sono, il CoorCoGe immagino pure

      Cordialmente
      Marilisa Zappella

  7. Neo DS Alessandra De Fiori scrive:

    Alessandra De Fiori
    Gentilissima e gentilissimi, vorrei poter credere ad una inversione di tendenza del ministero, ma non ho purtroppo alcuna base concreta per farlo. Le prime dichiarazioni della nuova ministro non mi aiutano. Non credo piu’ che in Italia ci siano istituzioni che hanno a cuore il bene degli studenti e del loro futuro…da troppo tempo vedo solo tagli, tagli, tagli. Anche alla speranza. Vedrà che presto la continuità verrà dimenticata, piegata ad altre logiche di risparmio o ad altri giochi politici. Sono stanca.
    Certamente la nostra presa di servizio subito non avrebbe fatto miracoli, ma ci avrebbe permesso di conoscere le scuole e di progettare con i nostri collegi docenti per avviare il nuovo anno con meno incertezze. Sarebbe stato meglio di niente, e forse avrebbe rimotivato un po’ gli insegnanti.
    Per quanto riguarda l’incoerenza con le norme, certamente dilagante nel nostro paese, è una cosa alla quale, come dirigente di stato, non mi posso rassegnare, soprattutto quando questo stesso stato mi chiede di educare i miei ragazzi alla cittadinanza e di far conoscere loro la nostra meravigliosa costituzione. Ho detto questa cosa anche al DG DeSanctis e all’assessore Aprea. Dopo anni di incoerenze, di veri e propri calci in faccia alla scuola, ai suoi utenti e ai suoi operatori, quella di ieri è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso di un’amarezza che dura da tre anni.
    Per quanto riguarda il comunicato, la trovo un’idea apprezzabile alla quale sarebbe importante dare seguito, se possibile; ma credo che la nostra unica occasione di nominare con certezza i dirigenti sia stata ieri. E in questo momento di pessimismo credo anche sia stata l’unica occasione di far incontrare i diritti di tutti. Adesso noi “vincitori” possiamo solo ricominciare l’attesa dell’ennesima sentenza e sperare che vada tutto bene….
    Apprezzo comunque moltissimo questo scambio e, naturalmente, la autorizzo a condividerlo con gli altri genitori, nella speranza che sia chiaro che la mia amarezza non è dovuta solo alla mia delusione (disperazione…), ma anche al timore che la scuola lombarda non veda più la fine di questo calvario, che mi riguarda come insegnante e come genitore.
    Cordialmente
    Alessandra DeFiori

  8. Loredana Poli scrive:

    Come avevo anticipato a Marilisa, io concordo con Alessandra. In particolare, come associazione di genitori, non posso ignorare le differenze tra situazioni diverse. Intendo dire che se anche ignorassi i risvolti giuridici di gestione concorsuale (le regole del gioco garantiscono la nostra convivenza, in tutti gli ambiti della vita comune: si rispettino e non si cambino in corso d’opera, altrimenti è un delirio, come in questo caso) non potrei dimenticare le tante situazioni di reggenza che, in generale, funzionano come Alessandra ha descritto e limitano anche il lavoro della comunità scolastica da cui provengono. Allora: se valuto la situazione con sguardo ampio e considero l’ equilibrio dell’ambito regionale, riesco a condividere l’ articolato punto di vista di Alessandra e l’ operato dell’ USR; se guardo la classe di mio figlio che cambia docente da qui all’esame finale, mi girano le scatole….
    In conclusione: ora, con queste regole, concordo su tutto con Alessandra ma il progetto che continuo a perseguire ha come obiettivo la centralità degli studenti, non solo nelle dichiarazioni di principio ma anche nelle regole del gioco che dovranno essere coerenti con i bei principi.
    Loredana Poli

    • Alessandra De Fiori scrive:

      Ciao Loredana.
      la tua lettura del problema è molto lucida e centra la questione attuale: in entrambi i casi (immissione di ruolo dei neods subito o immissione a settembre) ci sono vantaggi e svantaggi. Impossibile, in questo momento, conciliare i diritti di tutti. Mi permetto solo di rilevare che ogni cambio di ruolo implica una interruzione della continuità: se i nuovi ds prenderanno servizio a settembre lasceranno classi quarte che non potranno portare in quinta, classi prime dove avevano appena cominciato ad impostare un metodo di studio, alunni con disabilità che incontreranno un nuovo docente e via dicendo…
      Ecco perchè doveva essere applicata la legge. La norma dà a ciascuno il giusto orizzonte di senso nel quale muoversi al di là delle singole situazioni, per quanto rilevanti possano essere.
      La scelta unilaterale del Ministero è stata devastante non solo per lo schiaffo in faccia che rappresenta per noi, ma perchè porta nelle scuole il messaggio deleterio che la legge non conta nulla! Il ministero dell’Istruzione, che mi impone di insegnare la cittadinanza e di far conoscere la Costituzione ai ragazzi (giustamente!!) se ne infischia di una legge!
      Come dicevo ieri sera a Marilisa, sono ormai abituata a ministri che nulla sanno di scuola e nulla gli importa di saperne, ma questo è davvero troppo.
      Aggiungo solo una cosa: se non ci fosse il pericolo concreto di un nuovo annullamento da parte della magistratura e se non avessi visto la mancanza di integrità, la superficialità e la faciloneria delle istituzioni, in altre parole, se avessi la CERTEZZA di entrare davvero in servizio il 1° di settembre, avrei potuto condividere le ragioni del ministro; non certo le modalità ( una nota inviata dal funzionario, la sera prima della convocazione, alle 20.06, con tutti gli uffici chiusi e l’impossibilità di avvertire i convocati, alcuni dei quali provenienti da altre regioni).
      Le avrei condivise perchè sono una docente e un genitore.
      Ultima chicca: ho firmato un contratto a tempo indeterminato come Dirigente Scolastica con decorrenza giuridica 10 marzo 2014. Il contratto, per essere validato, prevede l’assunzione in servizio. Dove vado domani mattina a prendere servizio? Se non prendo servizio da nessuna parte perdo il diritto ad essere dirigente? Se non mi presento in classe (in ufficio, nel mio caso), vengo sanzionata perchè sono assente ingiustificata? Se prendo servizio nella mia scuola ci sono due dirigenti? Sono licenziata come docente? Posso stare in classe, spiegare, valutare, firmare registri oppure no? Se sono malata a chi mando il certificato medico? Al dirigente dell’Istituto o all’USR? Da domani sono in posizione gerarchica superiore rispetto alle mie colleghe e ai miei colleghi di team?

      Grazie per l’attenzione e un abbraccio.
      Alessandra

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