Il Coordinamento dei comitati/associazioni dei genitori delle scuole superiori della Provincia di Bergamo non può che prendere atto con rammarico della scelta salomonica di nominare nuove commissioni esaminatrici e rimettere in gioco gli scritti di tutti i candidati al concorso per dirigenti per una nuova valutazione.
È possibile che a distanza di due anni la decisione non potesse essere diversa, ma il rammarico va appunto al tempo trascorso quando la situazione era, per le scuole statali e la loro qualità, urgente.
Ricordiamo bene quanto L’Eco abbia segnalato ad ogni settembre la pesante situazione delle dirigenze vacanti nella nostra Provincia e quanto tiepide siano state le reazioni, in attesa – fiduciosa- che il concorso avrebbe risolto la questione nel giro di due comunque lunghi anni. Ne sono passati altri due ed ora si ricomincia quasi dal via.
Ci si aspettava, a questo punto, una scelta politica, di indirizzo, poiché tecnicamente i tribunali si erano espressi. A quando la volontà di assumere i problemi della scuola per provare a risolverli senza dover rincorrere e tamponare le emergenze?
Certamente negli istituti scolastici ci saranno a settembre 2013 reggenze ulteriori, probabilmente di nuovo imposte d’ufficio.
A quanti dirigenti, dividendo tempo e impegno su più realtà, è reso possibile sostenere i processi di cambiamento, monitorare la qualità quotidiana del fare scuola per gli studenti, consolidare e sviluppare relazioni con il territorio, affiancare studenti, famiglie, docenti, ATA, concorrere ad una gestione efficiente e formativamente efficace delle risorse, orientare e unire sinergicamente le azioni di singoli, gruppi, componenti, esercitare un ruolo propulsivo e propositivo….?
Ancora: siamo nel tempo che riscopre l’importanza dell’apertura della scuola al territorio, delle relazioni solidali, della riflessione condivisa per tracciare strade nuove o comunque diverse e più incisive, tese alla formazione delle ragazze e dei ragazzi e ogni scuola porta in questo l’impronta del suo dirigente.
Non sappiamo come sarà possibile continuare a perseguire l’obiettivo di una scuola di qualità per le figlie e i figli di questo Paese, per i nostri figli, dentro una istituzione costretta di anno in anno a rappezzare il quadro perché si deforma la cornice.
Vi scriviamo perché il silenzio dei genitori non possa essere scambiato per indifferenza: stiamo osservando da tempo le scelte di indirizzo e di gestione che in questi anni stanno togliendo aria e iniettando rassegnazione, in tutte le componenti del mondo della scuola . Senza la speranza di miglioramento, poco a poco si spegne la motivazione a spendersi. I genitori nelle scuole ci dicono che si sente sempre più la stanchezza e la solitudine degli insegnanti, anche di quelli più motivati che hanno sempre dato con generosità.
Crediamo nell’importanza della scuola, crediamo che per le figlie e i figli sia decisivo e prezioso il tempo passato a scuola, se la scuola riesce a continuare ad essere parte fondamentale della costruzione della formazione nella dinamica tra le generazioni. Altrimenti, sarà un’altra parte ricca (di idee, di esperienze, di competenze) di questo Paese che viene affossata da scelte o non scelte di chi rimane concentrato su un limitato presente e certamente non guarda alla prefigurazione di un possibile futuro.
CoorCoGe Bergamo provinciale
Associazione Genitori A.Ge. Bergamo provinciale Coordinamento Genitori Democratici CGD Bergamo provinciale
Comunicato assolutamente condivisibile che andrebbe posto all’attenzione anche delle Amministrazioni comunali. Una scuola senza una dirigenza stabile è una scuola che naviga a vista con forte rischio di anarchia al suo interno. E’ una situazione che richiede la massima attenzione di tutti con iniziative concrete da coordinarsi a livello nazionale in tutte le scuole, soprattutto in quelle interessate a questo problema. A Clusone proprio in questi giorni si è tenuto un incontro anche per il problema delle reggenze. Dall’incontro è scaturita la decisione unanime di redigere nei prossimi giorni una lettera congiuntamente sottoscritta dalla dirigenza dell’Istituto Fantoni, dall’Amministrazione comunale e dal Comitato genitori che verrà inviata al dirigente dell’USP. Nella stessa esprimeremo tutte le nostre preoccupazioni per la mancanza di un dirigente permanente all’ISIS Fantoni di Clusone con tutti gli inevitabili problemi che questo comporta.
Vi scrivo questo affinché altri Istituti che si trovano nella nostra stessa situazione, possano cogliere dalla nostra iniziativa altri spunti d’azione.
Cordialità
Marco Benzoni
Ben fatto! Concordo che occorre smettere di stare in silenzio. Pur con tutta la pazienza necessaria viste le condizioni di crisi in cui ci troviamo, un’attenzione alla scuola da parte degli interessati (genitori e studenti anzitutto, ma anche insegnanti) per richiamare i decisori a guardare anche questa parte della realtà è doverosa.