Buona Scuola e Piano Nazionale Scuola Digitale

Il Liceo Lussana, polo per il progetto di formazione degli animatori digitali, avanza nella sua ricerca di innovazione didattica sfruttando le potenzialità della digitalizzazione: è di ieri l’inaugurazione del Corridoio dell’innovazione, non un’aula, non un laboratorio, ma uno spazio a disposizione degli studenti per apprendimenti in autonomia o in gruppo, affiancati da docenti e con la disponibilità di libri e strumenti digitali avanzati

Continua intanto la spinta dal governo centrale a muovere la scuola secondo la visione espressa nella legge 107, La Buona Scuola.

In velocità, introducendo attività aggiuntive molto importanti per la qualità della scuola, tracciando modalità di lavoro che impattano su tutta l’organizzazione scolastica aprendo ogni volta fronti nuovi….forse rischiando una risposta dichiarativa solo burocratica, si costituisce in ogni istituto il team digitale, che affiancherà l’animatore

“Ciascun istituto scolastico dovrà individuare ( 11-16 marzo ), tenendo conto anche del parere dell’animatore digitale:

  • n. 3 docenti che andranno a costituire il team per l’innovazione digitale. Essi costituiranno il team per l’innovazione digitale che supporterà l’innovazione digitale e l’attività dell’Animatore
  • n. 2 assistenti amministrativi;
  • n. 1 unità di personale (ATA o docente) per l’Assistenza tecnica, c.d. presìdi di pronto soccorso tecnico (per le sole istituzioni scolastiche del primo ciclo) ;
  • n. 1 assistente tecnico (per le sole istituzioni scolastiche del secondo ciclo).” ( Nota Miur )

Prosegue nel frattempo il dibattito: il digitale fa bene o fa male? Migliora la scuola e i suoi esiti o no? Quali cambiamenti culturali sono necessari? Cosa ne pensano genitori e docenti?

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2016-02-11/distrae-e-fa-perdere-memoria-o-migliora-e-personalizza-apprendimento-digitale-scuola-fa-sempre-discutere-094232.shtml?uuid=ACD9x4RC

Le risposte sono le più diverse, ma la scuola che potrà essere realizzata nel corridoio dell’innovazione sarà certo diversa sia per studenti che per docenti

La Redazione

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