Educazione affettiva e sessuale: indagine (atti)

L’educazione sessuale e affettiva a scuola

Dalla ricerca “L’educazione affettiva e sessuale in adolescenza: a che punto siamo?”  di IPSOS e Save the children, emerge che oggi solo il 47% degli adolescenti ha ricevuto un’educazione sessuale a scuola attraverso lezioni che si sono svolte per qualche settimana, ma anche con un unico evento isolato di una giornata. L’82% di chi ha partecipato a corsi di educazione sessuale a scuola li ha considerati in ogni caso utili e arricchenti.

Tra gli altri dati significativi, il 66% degli adolescenti ha avuto esperienze sessuali. Le principali motivazioni sono per curiosità e scoperta (55% degli intervistati), seguite dal desiderio di intimità e affetto e dalla percezione che fosse il momento giusto. Tuttavia il 16%  lo ha fatto per non sentirsi diversa/o e quasi uno su 10 per le pressioni del/della partner.

Passi in avanti si soo compiuti nel dialogo tra giovani e genitori sui temi della sessualità. Infatti, il 68% dei giovani dichiara di aver ricevuto un’educazione sessuale in famiglia con una maggiore prevalenza tra i ragazzi e le ragazze della fascia d’età 14-15 anni. Dal punto di vista dei genitori, il 75% si sente a proprio agio a parlare di sessualità con i figli e più di uno su 10 si è trovato ad affrontare le relazioni “tossiche” dei propri figli.

9 genitori su 10 ritengono utile fare educazione affettiva e sessuale a scuola, dando la giusta attenzione alle diverse fasce d’età e sentono la necessità di strumenti educativi per educare i giovani e le giovani  a comprendere al meglio le complessità emotive, sociali e culturali, trattando argomenti come consenso, rispetto, benessere, interazioni sicure nel mondo digitale, prevenzione della violenza e delle discriminazioni, salute sessuale e prevenzione delle infezioni sessualmente trasmissibili.

È principalmente online che gli adolescenti cercano informazioni da soli sulla sessualità: il 47% degli intervistati sceglie siti web e articoli online

ma quando non cercano in autonomia, ragazze e ragazzi si rivolgono a diverse figure:

  • per le infezioni sessualmente trasmissibili, i genitori sono indicati come prima fonte di informazioni (46%), seguiti da amici o amiche (42%).
  • Per le pratiche sessuali, gli amici sono la fonte principale (57%), seguiti dai genitori (31%).

Inoltre: pornografia, stereotipi sul piacere e sui comportamenti sessuali, discriminazioni, violenza, sexting,  conoscenza dei servizi… a che punto siamo?

Slides con i grafici della rilevazione gli-adolescenti-e-la-sessualita-indagine-ipsos-e-save-children

Slides co i grafici della rilevazione violenza-onlife-indagine-ipsos-e-save-children

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