Il Direttivo CoorCoGe vuole provare ancora una volta a portare l’attenzione sulla deriva che sta prendendo anche questo anno scolastico. La Didattica Digitale, enorme opportunità didattica e formativa, così com’è, prolungata per un tempo così lungo a distanza, mostra numerose criticità ed effetti negativi denunciati da più parti.
Per questo avevamo forte speranza nel parziale rientro in presenza, consapevoli che avrebbe potuto funzionare il piano definito al Tavolo del Prefetto, adottato con enormi fatiche organizzative e grande responsabilità da tutti gli Istituti di Bergamo. Tutto sospeso. Di nuovo amaramente senza orizzonte.
Questa incertezza è frustrante e deleteria per tutti, senz’altro per famiglie e scuola. Lunedì 18 gennaio i Comitati attivano le loro comunità scolastiche per dirlo coralmente. Non è una protesta “contro”, è un preoccupato grido d’allarme “per”.
Abbiamo raccomandato piccoli numeri e totale rispetto delle norme di sicurezza, ma la comunità scolastica già lo sa.
Ecco il testo:
Buongiorno,
Sono una mamma di due ragazze: una ventiduenne e una diciassettenne. Soprattutto per la minore sono preoccupata per la sua evidente perdita di entusiasmo nei confronti della scuola e di conseguenza di tutto. Ora basta lo grido anch’io!!!! L’energia dei 17 anni di M. si sta spegnendo in rassegnazione, in una sensazione quotidiana di oppressione. La scuola si è attrezzata come meglio poteva, ma mancano i trasporti. Sono disposta a portare in auto tutte le mattine mia figlia pur di vederla sorridere al suo brillante futuro!
La preoccupazione nelle discussioni dei Comitati Genitori è nata proprio dai racconti di come i figli e i loro compagni stavano vivendo la situazione. Molti si barcamenano emotivamente, tra studio e pazienza, ma la strisciante stanchezza e l’incertezza su quanto durerà colpisce forte, entra in circolo nei docenti, negli studenti, nei genitori che si sentono impotenti. Vorremmo capire anche le motivazioni dei ragazzi che desidererebbero DAD a casa A VITA.
Il Tavolo istituito in Prefettura ha pronto il piano per il rientro, cui hanno aderito TUTTI gli Istituti. E’ pronto e, almeno sulla carta, dava speranza che questa volta la sicurezza sarebbe ampiamente migliorata anche sui mezzi (25% degli studenti alle 8 e altrettanti alle 10, 1305 corse aggiunte, maggior controllo delle forze dell’ordine nei punti di possibile assembramento…. ad esempio). Adesso che spaventa è il gioco dello spostamento continuo in avanti, con l’incertezza che ne segue. Grazie per aver scritto