Provenienza delle segnalazioni di criticità per Ambito:
Ambito 1: Dalmine, Presezzo, S.Pellegrino e Zogno. Le maggiori segnalazioni, come si vede sopra provengono dal Turoldo e dal Betty Ambiveri.
Ambito 2: Alzano, Nembro, Albino, Gazzaniga, Clusone, Lovere. Le maggiori segnalazioni arrivano da Fantoni, Romero, Amaldi, Sonzogni
Ambito 3: Seriate, Trescore, Sarnico.
Ambito 4: Bergamo. Gli istituti con maggiori segnalazioni sono Natta, Lussana, Secco Suardo, Pesenti
Ambito 5: Treviglio, Caravaggio, Romano. Gli Istituti con maggiori segnalazioni sono Cantoni, Zenale e Weil
Le segnalazioni vedono un decremento percentuale su SAB – Arriva (arrivano conferme che l’azienda risponde costantemente e interviene su situazioni puntuali quando legate ad assicurare efficacia al modello orario concordato al Tavolo della Prefettura, due ingressi alle 8 e alle 10 e due uscite, preferibilmente alle 13 e alle 15);aumentano considerevolmente le segnalazioni su SAI e su STAR. Anche ATB, nonostante l’incremento di mezzi nelle ore di punta, aumenta le segnalazioni. Aumentano le segnalazioni per ritardi, soppressioni dei treni. Alcune aziende, come STAR e AUTOGUIDOVIE fanno servizio a cavallo di altre province e dipendono da altre ATPL, da coordinare.
I problemi si presentano in ingresso e al ritorno. Lo scaglionamento fortemente differenziato da parte degli istituti – segnalano orari di ingresso alle 8, alle 9, alle 9.30, alle 10, alle 11.30, alle 12, alle 12,30- sicuramente non aiuta a calibrare le corse degli autobus con l’effetto di affollamento continuo sulle ore di punta e di studenti che arrivano con molto anticipo a scuola, anche due ore. L’uscita ha un effetto di trascinamento sulle differenze, anche se tendenzialmente molti istituti, complice l’orario provvisorio,
terminano tra le 12 e le 14. Sono penalizzati i ragazzi su tratte lunghe con cambio mezzi che possono avere ulteriori tempi d’attesa o la perdita delle coincidenze.
Le segnalazioni dei problemi di trasporto durante questo primo mese di ripresa scolastica sono arrivate a 1285 nel nostro modulo, a cui vanno aggiunte le numerose mail arrivate a Vado a Scuola Sicuro, ai Comitati, alle aziende (anche sui social), all’ATPL, ai giornali.
Il quadro ci conferma che il trasporto è un nodo irrisolto, con mancanza di mezzi, coincidenze, fermate saltate, arrivi a scuola con forti anticipi, o ritardi in ingresso, o mezzi a disposizione per il rientro in orari dilatati rispetto a quelli di uscita.
L’affollamento sui mezzi e alle fermate, con diversi studenti appiedati per non essere potuti salire è ormai un’evidenza così forte che ne stanno parlando tutti in modo diffuso, purtroppo sulla spinta dell’incremento dei casi Covid in tutta Italia e particolarmente in Lombardia.
Cosa non ha funzionato?
– Il modello suggerito al Tavolo della Prefettura è stato fortemente snobbato da moltissimi istituti statali e da tutti gli Istituti paritari, decidendo sì entrate e uscite scaglionate, ma con una differenziazione così grande che ha fatto fallire l’idea di bus “navetta” che -soprattutto dalla provincia- portassero un numero omogeneo di studenti a scuola con due corse, alle 8 e alle 10. Si pensava forse che la capacità portata all’80% avesse risolto.
– Non tutti gli Istituti hanno introdotto una percentuale seppure minima di Didattica Digitale da integrare alle lezioni in presenza
– Nessun investimento aggiuntivo è arrivato sui trasporti né dallo Stato né dalla Regione, ad esempio per utilizzare gli autobus turistici del servizio privato
Dicevamo nel primo report di settembre che il nodo dei trasporti avrebbe potuto essere un rischio nel caso di ripresa della pandemia. Ora le scelte efficaci sono doverose e in qualche modo obbligate.
Come procediamo?
1. Mercoledì 21 ottobre abbiamo un incontro con ATPL per fare il punto sul sistema trasporti bergamasco, inevitabilmente anche ipotizzando cosa potrà essere deciso alla luce di ordinanze e DPCM arrivate o in arrivo. A seguire proponiamo un incontro tra genitori perché in questo momento convulso serve sapere, cogliere sfumature e riflessioni, avere elementi di analisi per arrivare ad una sintesi da far arrivare alle istituzioni.
2. Il presente report viene inviato a aziende e ATPL, ma anche istituzioni scolastiche, USP e USR, Provincia, Regione, Ministeri Istruzione Trasporti, Osservatorio sul TPL
3. Informiamo le associazioni genitori del FoRags, il Coordinamento dei presidenti dei CDI, gli Studenti della Consulta e dell’Unione Studenti
4. Ulteriori proposte sono gradite
GRAZIE A TUTTI